lunedì 8 febbraio 2010

Baciami ancora... forse era meglio di no!







Da grande appassionata di Muccino e, in particolare, del film L'ultimo bacio, non potevo non andare a vedere il sequel... o forse potevo non andare... o forse era meglio che non ci sarebbe stato un sequel.
Ciò che mi porta a esprimere un parere tanto duro è l'aver costatato che Muccino ha praticamente creato un connubbio tra lo stile altamente depressivo di Sette anime e Alla ricerca della felicità e quello più spensierato e romantico di Come lei nessuno mai e L'ultimo bacio. Dal momento che non gradisco particolarmente (anzi non lo gradisco per niente) lo stile depressivo dei suoi ultimi film, speravo che Baciami Ancora sarebbe stato più in linea con i film prodotti all'inizio della sua carriera. E invece... una tragedia continua... Tutti che piangono, si disperano, si imbottiscono di tranquillanti, e per coronare la gioia infinità di tutto il contesto alla fine ci "scappa pure il morto".
Naturalmente ho trovato anche degli aspetti positivi, quali, l'indiscussa bravura degli attori che riescono a farti vivere le emozioni che provano, la presenza di scene molto divertenti che spezzano il clima di tragicità del film e la rappresentazione realistica dei vissuti quotidiani.
Degna di nota è la frase:

"È più facile essere amati che amare"

Nonostante l'ottima performance di Vittoria Puccini, devo dire che la mancanza di Giovanna Mezzogiorno si è fatta sentire: non è stato facile convincermi che la Puccini era la Mezzogiorno o viceversa.



Infine mi domando che cosa abbiano combinato a Giorgio Pasotti, che da gran figo è stato trasformato in un essere indescrivibile.






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